Domande frequenti
Il gres porcellanato è un prodotto ceramico a pasta compatta (non porosa) e colorata ottenuto per pressatura. Il termine di origine francese “gres”, indica che la massa ceramica della piastrella è estremamente greificata, compatta, da cui deriva l’eccezionale resistenza del materiale ceramico agli urti, ai graffi, alle macchie, agli attacchi chimici, alla flessione, all’abrasione ed è inoltre estremamente igienico.
L’aggettivo porcellanato sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza e deriva dall’utilizzo del caolino, un’argilla bianca che viene utilizzata anche nella produzione della porcellana. Il gres porcellanato è un impasto ottenuto dalla mescola di argilla e feldespati, cotta al forno a temperature estremamanete elevate (1.200-1.300 C°), fino a raggiungere uno strato di vetrificazione non porosa e d’impermeabilità che rende la piastrella estremamente idrorepellente e con elevate caratteristiche di resistenza meccanica anche senza smaltatura.
La piastrella in gres porcellanato non smaltato presenta una continuità di composizione tra superficie e supporto, mentre in quella smaltata si riescono a distinguere, in sezione, il supporto e lo smalto.
Il tono rappresenta la tonalità di colore che caratterizza un determinato lotto di piastrelle in gres porcellanato, mentre il calibro identifica la dimensione di fabbricazione della lastra; per motivazioni legate alla tecnologia di produzione, dopo la cottura, le lastre in gres porcellanato possono avere dimensioni leggermente diverse (di qualche millimetro); queste vengono raggruppate tra di loro in modo tale da classificarle sotto la medesima dimensione, rispettando le tolleranze minime stabilite dalle normative.
La rettifica delle piastrelle in gres porcellanato è un procedimento mediante il quale i bordi delle lastre vengono perfettamente squadrati per conferire alla superficie un effetto naturale; in questo modo le piastrelle possono essere accostate bordo contro bordo o per mezzo di giunti appena percepibili.
La rettifica viene eseguita mediante l’impiego di una macchina rettificatrice, dotata di una mola a grana fine e molto dura per garantire lavorazioni con un alto grado di finitura.
Non esiste un prodotto “giusto” in senso assoluto; esiste un materiale adatto alla tipologia dei locali di destinazione.
Non esiste una prescrizione univoca e vincolante sulla larghezza delle fughe.
Il nostro gres porcellanato rettificato, per le sue elevate qualità, può essere posato anche con fuga minima consentita, che normalmente viene stabilita in base alle normative nazionali di ciascun paese; in Italia è fissata a 2 mm.
In caso di posa multiformato, la larghezza della fuga può essere stabilita dall’abbinamento dei vari formati secondo la combinazione desiderata.
Non esiste una prescrizione univoca e vincolante sul colore delle fughe.; consigliamo un colore “tono su tono” rispetto al colore del pavimento scelto.
Tutte le nostre piastrelle appartenenti alle linee Granitogres, Pietre Native, Granitoker e Gresplus, sono idonee per essere applicate nei rivestimenti esterni.
Si possono utilizzare tutti i colori delle nostre collezioni, nel formato appropriato alla relativa destinazione d’uso (parete ventilata, rivestimento a cappotto, incollaggio tradizionale); tuttavia precisiamo che, nell’incollaggio tradizionale e nei rivestimenti a cappotto, sono da preferire i colori chiari con indice di riflessione solare IR maggiore di 20.
Nel caso di realizzazione di una facciata ventilata non ci sono limiti di formato, anche se i formati 60x120 cm, 120x 120 cm e 120x260 cm (e relativi sottomultipli) sono quelli maggiormente utilizzati. Nei rivestimenti a cappotto invece consigliamo formati piccoli o medio piccoli come i formati 30x60 cm e 60x60 cm, comunque non superiori al 45x90 cm o al 60x120 cm.
Per la pavimentazione esterna, consigliamo l’utilizzo di Extragres 2.0: una raccolta di lastre monolitiche in gres porcellanato, perfettamente squadrate e rettificate, con finitura superficiale antiscivolo, a spessore 20 mm delle collezioni Amazzonia, Country Wood, Parchi, Pietra Baugé, Pietre di Sardegna e Kerblock.
Le lastre Extragres 2.0 possono essere posate a secco direttamente su fondi erbosi, su ghiaia e sabbia consentendo di ottenere un pavimento immediatamente calpestabile, oppure possono essere posate a colla su massetto, garantendo al pavimento una elevata resistenza ai carichi, ed infine possono essere posate su supporti in polipropilene (PP), disponibili con alcune altezze fisse o con altezze regolabili, consentendo la realizzazione di pavimenti sopraelevati per esterni che permettono, nell’intercapedine sottostante, il passaggio di impianti elettrici e idrici.
Per le piscine pubbliche esistono piastrelle specifiche fabbricate per rispondere alle normative vigenti; queste stesse piastrelle vengono spesso usate anche per piscine semi-pubbliche e private.
Per le piscine ci si riferisce generalmente alla norma tedesca DIN 51097 che classifica i pavimenti percorsi a piedi nudi in tre categorie A, B oppure C. La stessa norma indica poi che il pavimento dell'area intorno alla piscina deve essere classificato almeno gruppo B.
Dopo aver accuratamente misurato la superficie da pavimentare o da rivestire, occorre considerare circa il 10% in più per eventuali tagli e scarti che possono essere necessari duranti la fase di posa e per provvedere rapidamente, in futuro, a possibili riparazioni.
Le piastrelle in gres porcellanato sono facili da pulire, e da posare, sono igieniche, inattaccabili da muffe e muschi grazie al trattamento Bios Antibacterial, resistenti alle macchie (garantendo elevate performance nell’utilizzo per pavimenti interni e esterni e in qualsiasi situazione d’uso), sono inassorbenti e ignifughe (e in caso d’incendio non rilasciano sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente), sono ingelive e inalterabili nel tempo rispetto a qualsiasi condizione climatica.
Il processo produttivo di Casalgrande Padana è a ciclo chiuso: tutti gli scarti di lavorazione, comprese le acque reflue, vengono trattate e riutilizzate. Tramite apposti impianti, vengono riciclate e recuperate completamente tutte le componenti. Le emissioni provenienti dal processo produttivo sono depurate da impianti di abbattimento che sfruttano le migliori tecnologie, permettendo di rispettare ampiamente i limiti prefissati di legge.
La politica ambientale di Casalgrande Padana è attuata anche attraverso criteri di Green Procurement, per favorire la scelta di fornitori sostenibili e ridurre gli impatti ambientali e monte delle attività e dei prodotti. L’azienda mette a punto un progetto specifico, perseguito attraverso normative e regolamentazioni integrate e complete, che tengono conto delle cause e degli strumenti per prevenire, o ridurre al minimo, l’impatto ambientale: tappe significative di questo percorso, sono la certificazione ISO 14001, il Regolamento EMAS e la certificazione Leed.
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La pulizia ordinaria di tutti i giorni avviene in modo semplice e immediato poiché è sufficiente lavare il pavimento o il rivestimento con acqua e aggiunta di normali prodotti detergenti adatti a pulire superfici ceramiche (per i rivestimenti utilizzare detergenti in gel).
Raccomandiamo di assicurarsi che i detergenti non contengano sostanze cerose.
Per le macchie persistenti e difficili da togliere con la semplice pulizia ordinaria, vi consigliamo di impiegare un detergente-smacchiatore per grés porcellanato, che va applicato senza acqua, direttamente sulla macchia, lasciato agire per un adeguato intervallo di tempo e rimosso strofinando con adeguata intensità, fino a riportare le piastrelle all’aspetto originario.
Segnaliamo che il gres porcellanato è resistente a qualsiasi sostanza chimica, eccezion fatta per l’acido fluoridrico che attacca tutti i prodotti ceramici e che, quindi, non deve mai essere utilizzato.
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La prima pulizia ha lo scopo di eliminare ogni traccia di cemento o stucco conseguente alla chiusura dei giunti. Normalmente si esegue una sola volta prima dell’utilizzo del pavimento/rivestimento e deve essere obbligatoriamente eseguita prima dell’uso del pavimento/rivestimento, nel seguente modo:
1. Spazzare il pavimento/rivestimento raccogliendo lo sporco grossolano.
2. Inumidire con acqua la superficie affinché le fughe vengano impregnate e pertanto protette dall'azione corrosiva del detergente a componente acida (decalcificante).
3. Stendere un detergente a base acida nella concentrazione (rapporto di miscelazione con l’acqua) indicata dal produttore, applicandolo con una spazzola manuale o motorizzata. Evitare che il detergente acido venga a contatto con componenti di acciaio, alluminio e marmo naturale adiacenti al pavimento/rivestimento.
4. Durante il tempo d’azione del detergente, che deve essere stabilito in relazione allo stato del pavimento, strofinare lo sporco più ostinato (e raschiare eventuali residui di malta o stucco).
5. Sciacquare il pavimento/rivestimento con acqua e raccogliere subito l’acqua sporca (manualmente o con un apparecchio lavasciuga). Per la serie Metallica utilizzare detergenti molto diluiti - diluizione 1 a 5, 1 parte di acido e 5 parti di acqua - e procedere con un abbondante risciacquo per eliminare ogni residuo di acido sulla superficie. Se la prima pulizia viene eseguita dopo che il pavimento/rivestimento è già stato usato, consigliamo, prima dell'applicazione del detergente a base acida, di togliere con appositi detersivi alcalini (sgrassanti) eventuali presenze di sostanze grasse o simili. L’operazione di prima pulizia, se ritenuto necessario, può essere ripetuta.
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Devi realizzare dei fori circolari o delle aperture sulle nostre lastre in gres porcellanato per le tubazioni dei sanitari, per la cassetta dell’acqua del WC, per i faretti ad incasso, per le canalizzazioni elettriche o per le prese di corrente a muro e non sai come fare?
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