La matematica non sarà un’opinione, eppure in architettura 5+1 fa 3. Stiamo naturalmente parlando dell’Agenzia 5+1AA, alla cui guida ci sono Alfonso Femia, Gianluca Peluffo e Simonetta Cenci, diventata partner nel 2006. Un sodalizio nato nel 1995, che in meno di 20 anni di attività professionale ha sviluppato centinaia di progetti, dei quali oltre 40 sono stati realizzati in Italia e all’estero. Un’architettura di contenuti, mai ripetitiva né indifferente ai luoghi, capace di rivendicare il ruolo di responsabilità pubblica di cui ogni edificio è portatore. Una progettualità costruita sulla capacità di ascolto e di lettura del contesto. Come lo stesso Femia ha sottolineato nell’intervista che pubblichiamo in queste pagine: “Non possiamo che credere fortemente nel dialogo come strumento di progetto e nel progetto come strumento di dialogo”. In sintesi, l’approccio di chi si rifiuta di calare dall’alto le soluzioni e non a caso ha deciso di eleggere a suo logo il sottomarino. Un esplicito riferimento alla volontà di immergersi silenziosamente nella realtà e scendere in profondità dei problemi. Un atteggiamento che non muta al mutare della scala e nemmeno delle più complesse problematiche disciplinari, come ad esempio la tecnologia, che i 5+1AA affrontano con grande competenza. Di questo e molto altro parlano i loro recenti progetti pubblicati su questo numero. Architetture che, come molte altre in itinere, sono legate a doppio filo al rapporto di collaborazione e ricerca avviato da alcuni anni con Casalgrande Padana. Una sfida tecnologica e concettuale tesa a sviluppare una nuova generazione di elementi ceramici in grès porcellanato che, attraverso la tridimensionalità, rendono possibile la realizzazione di superfici articolate e dinamiche sotto l’effetto della luce incidente. Ulteriore significativa tappa intrapresa dall’azienda lungo il percorso che da sempre la vede impegnata, a fianco della comunità internazionale di architetti, nel coniugare positivamente il rapporto tra cultura del progetto e cultura produttiva. La seconda parte della rivista è dedicata alla produzione con tre novità presentate all’ultima edizione del Cersaie: lo sviluppo e l’arricchimento della Linea Granitoker con le serie Cemento e Tavolato, e la nuova proposta di piastrelle in grès porcellanato Spazio di Pietre Native. Tre progetti ceramici di ultima generazione destinati al mondo dell’architettura e del design, che scaturiscono dall’intensa azione di ricerca e sperimentazione che contraddistingue il modo di lavorare di Casalgrande Padana.
La matematica non sarà un’opinione, eppure in architettura 5+1 fa 3. Stiamo naturalmente parlando dell’Agenzia 5+1AA, alla cui guida ci sono Alfonso Femia, Gianluca Peluffo e Simonetta Cenci, diventata partner nel 2006. Un sodalizio nato nel 1995, che in meno di 20 anni di attività professionale ha sviluppato centinaia di progetti, dei quali oltre 40 sono stati realizzati in Italia e all’estero. Un’architettura di contenuti, mai ripetitiva né indifferente ai luoghi, capace di rivendicare il ruolo di responsabilità pubblica di cui ogni edificio è portatore. Una progettualità costruita sulla capacità di ascolto e di lettura del contesto. Come lo stesso Femia ha sottolineato nell’intervista che pubblichiamo in queste pagine: “Non possiamo che credere fortemente nel dialogo come strumento di progetto e nel progetto come strumento di dialogo”. In sintesi, l’approccio di chi si rifiuta di calare dall’alto le soluzioni e non a caso ha deciso di eleggere a suo logo il sottomarino. Un esplicito riferimento alla volontà di immergersi silenziosamente nella realtà e scendere in profondità dei problemi. Un atteggiamento che non muta al mutare della scala e nemmeno delle più complesse problematiche disciplinari, come ad esempio la tecnologia, che i 5+1AA affrontano con grande competenza. Di questo e molto altro parlano i loro recenti progetti pubblicati su questo numero. Architetture che, come molte altre in itinere, sono legate a doppio filo al rapporto di collaborazione e ricerca avviato da alcuni anni con Casalgrande Padana. Una sfida tecnologica e concettuale tesa a sviluppare una nuova generazione di elementi ceramici in grès porcellanato che, attraverso la tridimensionalità, rendono possibile la realizzazione di superfici articolate e dinamiche sotto l’effetto della luce incidente. Ulteriore significativa tappa intrapresa dall’azienda lungo il percorso che da sempre la vede impegnata, a fianco della comunità internazionale di architetti, nel coniugare positivamente il rapporto tra cultura del progetto e cultura produttiva. La seconda parte della rivista è dedicata alla produzione con tre novità presentate all’ultima edizione del Cersaie: lo sviluppo e l’arricchimento della Linea Granitoker con le serie Cemento e Tavolato, e la nuova proposta di piastrelle in grès porcellanato Spazio di Pietre Native. Tre progetti ceramici di ultima generazione destinati al mondo dell’architettura e del design, che scaturiscono dall’intensa azione di ricerca e sperimentazione che contraddistingue il modo di lavorare di Casalgrande Padana.