L’edificio comunica con immediatezza una grande forza simbolica che scaturisce dalla complessità formale della copertura a geometria variabile, dove la materia ceramica è protagonista assoluta. L’inusuale rivestimento, che trova celebri precedenti nei mosaici della storia dell’architettura, è qui adottato in chiave moderna con una cifra stilistica e applicativa del tutto originale. Il progetto sperimenta un inedito uso del grès porcellanato. Spezzato in molteplici frammenti screziati, il materiale è sapientemente ricomposto a formare un manto di finitura lucente e continuo che accentua ulteriormente il valore plastico della costruzione, fissandone l’immagine architettonica. Come una morbida pelle funzionale, la superficie ceramica avvolge e protegge l’aula liturgica.